L'anfiteatro che non c'è più

Al di fuori delle mura, in riva al Po, Piacenza vantava un maestoso anfiteatro che secondo molti si trattava di uno dei più maestosi ed imponenti d'Italia.
Trovò la distruzione nel 68 d.c. ad opera del generale Cecina il quale, inviato dal neo imperatore Ottone per sbaragliare le truppe di Vitiello arroccate in città, sfogò le ire di vendetta sull'edificio per non essere riuscito ad entrare. Pare però che questo barbaresco atto sia dovuto anche da un coinvolgimento dei comuni vicini, invidiosi della prosperità di Piacenza

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