Originariamente l'abbazia di San Sisto fù un edificio sacro innalzato nel 874 in onore dei 12 apostoli ed alla resurrezione di Cristo. Voluto dalla regina longobarda Angilberga, moglie dell'imperatore franco Ludovico II (pronipote di Carlo Magno) vi erano annessi un ospedale ed un monastero di suore, dove la stessa regina convertitasi in abiti monacali diventò badessa fino alla sua morte avvenuta nel 899.
Alla sua morte lasciò al convento un preziosissimo codice composto da 143 carte in pergamena detto "Salterio della regina", avente lettere iniziali in argento, caratteri in oro e contenente cantici, inni ed i salmi di Davide. Ora è custodito nella biblioteca comunale Passerini-Landi a Piacenza.
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