Tra il XII e XV secolo esisteva un oratorio dedicato a San Giacomo posto sul crinale tra l'Aveto e il Nure. La sua esistenza è stata da sempre tramandata di generazione in generazione dalle genti degli abitati che più a valle vi si recavano in preghiera. Nei ricordi vi era anche la figura del parroco, il quale arrivando da Casaldonato non iniziava funzione se non vi era anche la presenza di un cavaliere abitante nella Valdaveto (del quale non si conosce ancora il nome) che giungeva a cavallo di un destriero bianco.
La conferma dell'esistenza di questo tanto parlato oratorio è stata ufficializzata da Pier Luigi Carini, storico locale che ha portato a termine l'obiettivo avvalendosi degli estimi Farnesiani del 1576 nell'archivio di Stato di Piacenza. Purtroppo non tutto è stato chiarito: rimane il mistero dell'esistenza di un ospitale che probabilmente sorgeva su un area (detta Pian de l'Ospedà) vicina all'edificio di culto molto frequentato da mercanti e pellegrini, in quanto si trovava lungo uno dei percorsi per Santiago de Compostela.
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