Papa Gregorio X: il bene contro il male

La biografia di Papa Teobaldo Visconti "Gregorio X" è facilmente assimilabile alla eterna contrapposizione di bene e male. Viene infatti spontaneo associare la figura pacifica dai retti ideali di Gregorio X alla santità, mentre quella malevole presenza di Carlo d'Angiò al diavolo.
Successivamente la morte di Papa Clemente IV avvenuta nel novembre del 1268, i cardinali si riunirono a Viterbo dove per due anni non riuscirono ad accordarsi sul successore. L'interesse dell'alta posta in gioco vedeva coinvolti la dinastia angioina (Francia) e quella sveva (Germania), contrapposte sul controllo dell'Italia. Le proteste dei viterbesi unitamente alle prepotenti angherie perpretate da Carlo d'Angiò su Roma, conribuirono energicamente ad accelerare i tempi di decisione, mentre andava radicando su Roma e in tutta Italia, odio verso gli angioni. Lo stesso Guglielmo di Monferrato che fino ad allora era amico di Carlo, si mise a capo di un gruppo di ghibellini che sostenevano gli svevi.
Fù in questo bollente clima storico che i cardinali (forse anche per contrastare gli angioini i quali preferivano un candidato francese) il 1 settembre 1271 elessero a Papa Teobaldo Visconti, arcidiacono a Liegi che si trovava a San Giovanni d'Acri in Palestina, in quanto partecipante alla crociata di Edoardo d'Inghilterra.Teobaldo Visconti nacque a Piacenza attorno il 1210 e nonostante il nome noto non vantava parentela con la nobile famiglia milanese. Egli non possedeva nessuna particolare attitudine ma era di un carattere mite e di retti ideali, caratteristiche che lo resero un pacifista. Aveva inoltre viaggiato molto: prima di partecipare alla crociata, con il cardinale Pecorara era stato a Lione per poi trasferirsi a Londra con il cardinale Fieschi, dove conobbe Edoardo d'Inghilterra divenendone stretto amico.
Saputa la notizia della sua elezione, dopo aver incontrato Niccolò, Matteo e Marco Polo in viaggio per la Cina, lasciò la Terrasanta il 1 gennaio del 1272 entrando in Roma il 13 marzo. Lo ordinarono immediatamente prete (la carica di arcidiacono non comprendeva nessun vero titolo religioso) e il 27 marzo consacrato Papa con il nome di Gregorio X.
Iniziò la sua opera da pontefice recandosi in toscana dove, accompagnato da Carlo e da Baldovino II, fece siglare un trattato di pace tra guelfi e ghibellini, minacciando di scomunicare chi ne avrebbe violato i patti. Purtroppo non ebbe successo in quanto Carlo, lavorando "sott'acqua" seminava zizzania tra le parti e prometteva benefici a chi fosse stato contro il voto. Gregorio resosi così conto della figura negativa di Carlo, decise di minarne l'autorità elevando un imperatore occidentale e impedendo una crociata angioina in oriente.Il 29 settembre 1273 venne così eletto Rodolfo di Absburgo dei conti d'Alsazia, riconosciuto come Re di Germania e Imperatore eletto dai Romani, il quale chiese subito al Papa di accordargli il diadema imperiale. Gregorio si riservò di procedere immediatamente dopo il concilio di Lione stabilito per il maggio del 1274.
Concilio al quale purtroppo non potè partecipare il Tommaso d'Aquino che venne scelto come teologo, in quanto morì durante il tragitto. Pure il secondo teologo Bonaventura da Bagnoregio non potè offrire le sue conoscenze in quanto trovò morte proprio a Lione.
Parterciparono comunque i cardinali e patriarchi latini, i patriarchi di Costantinopoli e di Antioca, cinquecento vescovi, settanta abati mitrati, un migliaio di ecclesiastici di ordine inferiore, rappresentanti dei regnanti di Grermania, Francia, Inghilterra, Sicilia e i plenipotenziari dell'imperatore di Oriente.Tra le leggi che il concilio emanò vi fù quella che regolava la disciplina del conclave tramite la bolla Ubi Periculum, secondo la quale i cardinali non avevano alcun reddito. dovevano rimanere estremamente isolati, senza cominicazioni con l'esterno eccezion fatta nei contatti con un domestico il quale aveva il compito di portare una pietanza al mattino e
una alla sera e nel caso in cui venissero superati gli otto giorni, gli unici sostentamenti erano pane ed acqua.
La pace tra papato e impero fù ufficialmente siglata a discapito delle ambizioni Angioine, ulteriormente abbattute dalla conferma dell'incoronazione imperiale programmata per il 2 febbraio 1276Venne inoltre discusso delle possibilità di una nuova crociata, questo per il forte interesse che Gregorio X nutriva per la liberazione della Terrasanta. Già si sapevano i nomi dei partecipanti, capitanati dal neoimperatore Rodolfo d'Absburgo: Filippo III "l'ardito" Re di Francia, Odoardo Re d'Inghilterra, Giacomo Re d'Aragona e l'onnipresente Carlo d'Angiò.
Il binomio greco-latino venutosi a creare, chiudeva le speranze di Baldovino II che intendevo tornare sul trono di Bisanzio e al contempo devastò i piani del Carlo d'Angiò.
Purtroppo il pontefice non potè vedere realizzati i suoi progetti: egli si ammalò gravemente al termine del concilio e morì ad Arezzo il 10 gennaio del 1276. Le sue spoglie riposano ora nel duomo aretino.

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