Doveva essere la gara agli angoli più belli, la salita di un gradino che dava slancio alle politiche turistiche del nostro territorio. Qualcuno (della Libertà) chiamò l'evento con un titolo emblematico: "il bello della ValTrebbia in un clik". E' così che si presentava il primo concorso fotografico monotematico sulla ValTrebbia, con uno spirito di innovazione che sbandierato così com'era da Libertà poneva già in secondo livello tutti gli altri eventi fotografici, ma dev'esserci uno sbaglio...
Peccato che come spesso accade nei concorsi fotografici, le foto vincitrici non sono le migliori e il risultato è di una incredibile bassezza e delusione. Le foto vincitrici infatti non hanno portato nulla di nuovo, si tratta infatti delle solite immagini simboleggianti la valle: le anse di San Salvatore, il Ponte Gobbo con Bobbio sullo sfondo e la Pietra Parcellara con i campi che scendono a valle.
Raramente scrivo per pubblicizzare le negatività di chi dovrebbe curare il nostro turismo, questa volta però la delusione mi ha veramente schifato, non per la premiazione di fotografie sulle quali tecnicamente non ho nulla da eccepire, mi ha schifato perché si tratta delle stesse foto pubblicate e ripubblicate su riviste, guide turistiche, libri e internet (e menomale che dovevano essere inedite). Questi pessimi decreti della giuria pongono in essere un gap più grande: se hanno votato le foto che ho descritto (ed ognuno può constatare, le inquadrature non differiscono di una virgola dalle solite) significa che non hanno mai aperto un libro, sfogliato una rivista o una guida turistica, non hanno mai fatto alcun tipo di ricerca su quanto di magnifico offre la provincia di Piacenza.
Questo lo si può tranquillamente affermare perché se l'avessero davvero fatto, le tre foto titolate sarebbero apparse anche ai loro occhi come solite immagini già viste e riviste alla noia. Risulta pertanto evidente quanto lo scopo del concorso sia stato ben altro che raccontare il bello della ValTrebbia in un clik: pubblicizzare con un evento ad'hoc l'acqua minerale, solo e nient'altro che questo.
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